di Gabriele FOSCHIATTI

Continua il nostro viaggio tra i campi della Promozione e questa settimana ci spostiamo nel girone B, per approfittare del bellissimo assist servitoci dal big match tra Sangiorgina e Lavarian Mortean. I padroni di casa sono riusciti a fare lo sgambetto alla squadra di Pittilino, sempre più in crisi, strappando un punto pesante per ritrovare la forma migliore dopo il pesante ko del turno precedente contro l’Ancona Lumignacco. Comun denominatore delle due gare il nome del marcatore granata: Bryan Carrara, centrocampista col vizio del gol, autore di una doppietta nella sconfitta per 4-2 contro gli udinesi e la rete del pareggio nella sfida ai biancocelesti. E che gol: stop al limite dell’area e cannonata mancina per mettere il pallone in buca d’angolo.

Certi amori non finiscono…

Bryan inizia prestissimo a giocare, vestendo proprio la maglia della Sangiorgina ad appena quattro anni. È la squadra del suo paese e vi resta per quasi dieci stagioni, prima che il Pordenone bussi alla sua porta e gli offra l’occasione di vivere l’ambiente neroverde, con cui disputa i campionati under 15 e under 16 per poi passare alla Manzanese in Serie D. Nella capitale della sedia giocherà con gli Juniores nazionali, trasferendosi in seguito ai pari età del Cjarlins Muzane. L’esperienza però non decolla e Bryan torna a Sangiorgio, dove rimane fino all’inizio di questa stagione, quando il Codroipo gli offre una maglia in Eccellenza. Queta volta sono gli infortuni a frenare la corsa del centrocampista classe 2003, togliendogli spazio all’interno del già complicato avvio degli udinesi. Da qui la scelta di fare ancora una volta ritorno a casa, dove mister Zompicchiatti lo aspettava a braccia aperte per recuperarlo e renderlo pedina importante del suo scacchiere. Una scelta che sta pagando.

Tanti ruoli, una vera passione: il gol

Nelle sue tante avventure Bryan è stato impiegato in parecchi ruoli, come ci racconta lui stesso: “A Pordenone ho fatto il centrale di difesa, un ruolo che mi ha aiutato tantissimo sul piano dell’attenzione e della comunicazione. In campo sono uno che parla tanto, non ancora ai livelli di Cavaliere, che nessuno sopporta (ride, ndr), ma quasi. Quell’anno poi avevamo vinto il campionato u16, ero contento ma sentivo che mi mancava qualcosa: qualche gol di più avrei voluto farlo. È il gol che mi porta a giocare: segnare, esultare… E così poi ho sempre giocato più avanti, spesso mezzala ma anche trequartista”.

Fondamenta salde e colonne giovani

A San Giorgio Bryan ha ritrovato tanti compagni che sono con lui da molti anni, ragazzi giovani che possono contare anche su figure più esperte, come Nicola Paolini: “Per come si allena è ancora un ragazzo, è una presenza molto importante e un secondo mister, sempre disponibile per un consiglio o due parole”. Il gruppo negli anni è rimasto pressoché invariato: “Le colonne della squadra sono sempre le stesse e hanno 22-23 anni. Dalla Bona, Cavaliere, Mattiuzzi, con cui gioco da quando ho 4 anni, sono tutti esempi di giovani del paese e non, come appunto Cavaliere che è l’uomo che ci aiuta a uscire dai momenti di maggiore difficoltà, che sono assieme da tantissimi anni. Restare sempre quelli aiuta tanto, soprattutto in campo, dove conosci pregi e difetti di tutti”.

Una scelta societaria che ha permesso al gruppo di crescere unito e forte, grazie anche all’intervento di mister Zompicchiatti: “Il mister cura molto la fase dell’atteggiamento. A inizio anno ci ha preso e ci ha cambiato, ci ha reso più cattivi. Già l’anno scorso avevamo avuto un buon filone all’andata, perdendoci un po’ in quello di ritorno. Adesso proprio per non ripetere gli errori del passato ci sta mettendo sotto”.

Una crescita che ora è chiamata a test importanti: arrivano UFM, Kras e poi Virtus Corno, tre vere e proprie contendenti al titolo, anche se una parte favorita. “Secondo me Monfalcone è squadra pronta per poter salire, sia come tifo che come squadra, ma anche singoli”. Il bello del girone B di Promozione è che però può succedere di tutto: con due risultati utili consecutivi e altrettanti passi falsi di quelle avanti la stessa Sangiorgina si ritroverebbe in piena corsa, quantomeno per i playoff. Un traguardo che servirebbe innanzitutto per crescere: “Arrivare ai playoff aiuterebbe tutti a mettere nel mirino posizioni diverse l’anno prossimo, sarebbe importantissimo. Finché non siamo matematicamente morti dobbiamo provarci e dare il massimo per continuare a fare bene”.

Fuoricampo: fare esperienza e girare il mondo

Quando non è impegnato sui campi Bryan si divide tra palestra e università. La scelta di continuare gli studi nasce dall’obiettivo di entrare nel mondo dell’industria, all’interno di un’azienda che gli permetta di vivere esperienze diverse, anche all’estero.

Un altro lato importantissimo è quello degli affetti. Gli amici sono una parte fondamentale della sua vita, che spesso va di pari passo con il calcio: “Il venerdì sera c’è la cena di squadra, non ci sono per nessuno. Mi piace anche andare a ballare, sempre con loro, quando c’è occasione”. Qui però c’è un’altra forza in gioco da non scordare: “Amici o morosa? Morosa, se no mi uccide (ride, ndr). A parte gli scherzi, siamo assieme da tanto, è sempre un piacere”.

MERITO AI GIOVANI - Bryan Carrara
Sezione: Primo piano / Data: Ven 15 marzo 2024 alle 13:40
Autore: Massimo Radina
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