Edoardo Bovolon, capitano del Chions, ha parlato ai nostri microfoni nel corso della trasmissione A Tutto Campo Fvg in onda su Tv12.

"La sconfitta nel derby fa male, secondo me non era meritata. Questo però non può che essere un passo indietro. Eravamo carichi e l'approccio è stato giusto, nel primo tempo siamo stati nettamente superiori. Ciò però non è bastato, questo significa che dobbiamo ancora lavorare. Credo che loro abbiano segnato in modo troppo facile. Un peccato, perchè avevamo dato grossi segnale di ripresa. Siamo in difficoltà, inutile negarlo. Credo che però siamo un'ottima squadra, con ottime individualità. Stiamo facendo fatica a trovare la quadra, ma non c'è tempo di piangersi addosso. Dobbiamo uscire prima possibile da questo periodo. Essendo un gruppo nuovo bisogna scontrarsi con caratteri diversi e ci vuole tempo. Ho scelto Chions perchè doveva essere un anno di rilancio. Doveva esserlo anche l'anno scorso quando giocavo in D sotto Milano ma purtroppo ho avuto un brutto infortunio che mi ha tenuto fuori da novembre fino al termine della stagione. Qui ho trovato una società che mi da tutto quello di cui ho bisogno. Ho fatto questa scelta anche per riavvicinarmi a casa visto che la vita mi sta dando anche tante altre cose. Sono contento di aver fatto questa scelta, penso ci siano i presupposti per fare bene. Ho dei ricordi indelebili del Torneo delle Regioni in Basilicata che abbiamo vinto con la Rappresentativa U15 regionale, è stata un'esperienza indimenticabile. Rivedere certe immagini mi fa venire i brividi. Di quel gruppo mi ricordo Davide Miani e Marson, che ora gioca all'Avellino. Eravamo un gruppo fantastico. Ripensando alla mia esperienza in Serie B con il Como, all'epoca non ero consapevole di essere arrivato fin lì, non mi sono goduto il momento. Mi ritengo ancora giovane e spero di tornare nelle categorie superiori, ripensandoci a posteriori avrei dovuto godermi di più quel momento. Ho trovato una Serie D impegnativa, un girone molto equilibrato dove puoi vincere o perdere con chiunque. Ci sono tanti talenti e giocatori buoni, il livello si è alzato. Per scendere in D dopo aver giocato nei professionisti devi essere forte mentalmente. L'anno scorso ho fatto fatica ad accettare la cosa. Devi lavorare su te stesso e calarti nella parte. Sono tornato in Serie D per rilanciarmi perchè credo di poter dare ancora tanto al calcio. Quella che arriva è sempre l'annata più importante."

Sezione: Primo piano / Data: Mer 16 ottobre 2024 alle 15:04
Autore: Jessy Specogna
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